Acciaio legato – è il blend che fa la differenza

In quanto esperti del settore, se desiderate contrastare il processo di decomposizione e corrosione, allora esiste una sola cosa che fa al caso vostro: l'acciaio legato. La lega definita dagli esperti con il termine “acciaio al nichel-cromo” riunisce tutti i materiali resistenti agli acidi e alle soluzioni alcaline. Per la lavorazione industriale dell’acciaio legato è buona prassi conoscere la composizione esatta di un acciaio legato e l’effetto corrispondente dei componenti.

  • Il cromo rende l’acciaio inossidabile.
  • Il nichel aumenta la resistenza agli acidi.
  • Il molibdeno aumenta l’effetto positivo del cromo.
  • Il vanadio perfeziona la lega aumentando la capacità di lavorazione.

Nelle pagine seguenti scoprirete quali proprietà rendono l’acciaio legato così resistente e quale contributo è in grado di apportare in termini di durata dei vostri componenti durante la troncatura e la rettifica. Sapevate che durante lo stoccaggio dell'acciaio legato occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti? Leggete qui tutti i dettagli e imparate a riconoscere le cause di errore. Scoprirete persino quali proprietà rendono l’acciaio legato così interessante (ad es. per l’impiego nell’industria dei contenitori oppure nella produzione di farmaci) e a che cosa bisogna necessariamente prestare attenzione durante la sua lavorazione per presentare questo metallo, il più nobile di tutti, in una forma smagliante.

La lucentezza non è tutto: le proprietà dell’acciaio legato

Con l’acciaio legato vengono create per esempio le lame dei coltelli e altre posate, le forbici nonché le stoviglie (in cromo), i lavelli, i rivestimenti interni delle lavatrici oppure le lavastoviglie (in acciaio al nichel-cromo).

L’acciaio legato diventa quindi il beniamino dell’industria grazie all'insieme delle sue molteplici proprietà, la lunga durata, il suo marcato carattere inossidabile, una buona capacità di lavorazione e, naturalmente, il suo aspetto gradevole. Anche le proprietà specifiche del materiale sono apprezzate a livello intersettoriale:

  • durezza considerevole
  • elasticità elevata
  • una conducibilità termica che varia in funzione della composizione
  • una conducibilità elettrica che varia in funzione della lega
  • diverse opzioni di rivestimento a seconda della lega

In quanto conoscitori del settore saprete forse che, anche nel caso dell’acciaio legato, non è tutto inossidabile quello che luccica: contrariamente alle aspettative, infatti, l’acciaio legato non è in genere immune dalla corrosione. Un ruolo determinante viene svolto dai componenti di lega e dal loro contatto con la superficie dell’acciaio. Se, ad esempio, sono presenti metalli ferrosi sensibili alla ruggine, anche l’acciaio legato può rischiare di arrugginire (non si escludono quindi veli di ruggine o persino una corrosione profonda).

Requisiti per l’acciaio legato: a contare non è solo l’aspetto visivo

Come è noto, l’aspetto non è tutto ciò che conta. Tuttavia, in alcuni settori, una superficie spazzolata dell’acciaio legato può essere considerata sinonimo di purezza. Se l’acciaio legato è impiegato negli impianti di aziende farmaceutiche oppure dell’industria alimentare, i clienti finali attribuiscono particolare importanza all’assenza di ruggine. Nell’ottica del cosiddetto Hygienic Design, gli impianti nel settore delle scienze naturali devono poter essere puliti con una frequenza e una facilità elevate, all’occorrenza anche mediante lavaggio ad alta pressione e vapore. Se vi occupate di realizzare i componenti per questi settori, conoscerete le severe direttive delle aziende produttrici per quanto riguarda la progettazione degli impianti e l’igienizzazione degli stessi. Il materiale deve essere inossidabile e resistente agli acidi e deve anche poter essere indurito in modo ottimale.

Parola chiave: durezza. Una proprietà che occupa una posizione di primo piano se occorre ad esempio produrre utensili da taglio per la costruzione appunto di utensili specifici.

Nella costruzione di impianti, la produzione di parti di pompe oppure turbine e valvole è spesso all’ordine di giorno in quanto si tratta di componenti richiesti anche nel settore automotive. Parti realizzate quasi sempre in acciaio legato: raccordi di ogni tipo per quasi tutti gli ambiti industriali.

L’acciaio legato con le sue proprietà guadagna però molti punti non solo su piccola scala. L’industria chimica e la costruzione di contenitori sfruttano infatti la resistenza e l’assenza di ruggine dell’acciaio legato, in egual modo, e realizzano contenitori di ogni tipo. Un altro passo avanti lo fanno gli addetti speciali alla lavorazione che realizzano i serbatoi a pressione in acciaio legato, non solo inossidabili e resistenti agli acidi, ma anche resistenti al calore fino a 1000 °C.


Lavorare correttamente l’acciaio legato ed evitare possibili inciampi

La lavorazione dell’acciaio legato richiede alcune operazioni preliminari da effettuare all’interno dell’officina o nella postazione di lavoro industriale. Le migliori condizioni per garantire risultati efficienti e di qualità possono essere create lavorando solo ed esclusivamente pezzi in acciaio legato su una postazione ben definita. Se ciò non fosse possibile, pulire scrupolosamente il proprio ambiente di lavoro prima di svolgere i lavori con l’acciaio legato.

  • Sapevate che persino lo stoccaggio dell’acciaio legato nelle immediate vicinanze di “altri” acciai può comportare una piccola percentuale di impurità con gravi conseguenze?
    Il nostro suggerimento: vi consigliamo di calcolare attentamente le capacità del vostro magazzino.
  • Avreste mai pensato che è più difficile saldare l’acciaio legato rispetto ad altri tipi di acciaio? A causare i cordoni di saldatura, parzialmente inestetici, è la sua purezza - un tenore più elevato di fosforo e zolfo semplifica nettamente la saldatura!
    Il nostro suggerimento: Tenere a portata di mano il forming gas di alta qualità e gli elettrodi in acciaio legato. Per svolgere i lavori di saldatura, occorre vantare conoscenze in materia di saldatura WIG, MIG, MAG ed elettrosaldatura.
  • Verificare la possibilità di preparare la superficie mediante decapaggio. Tale operazione consente di pulire la superficie in acciaio legato dai residui di ferro, facilitando il processo di saldatura.
  • Assicurarsi di indossare sempre dispositivi di protezione (DPI) integri e intatti durante le operazioni di saldatura dell’acciaio legato.
  • Durante le operazioni di saldatura dell’acciaio legato si formano delle scorie, i DPI vi proteggeranno durante la loro eliminazione.


Troncare, non bruciare - come tagliare correttamente l’acciaio legato

Anche nel caso dello stoccaggio, la qualità della lavorazione dipende dalla struttura e, come già detto in precedenza, dal grado di pulizia nella propria postazione di lavoro. In ogni caso si dovrebbe evitare un utilizzo variabile dei propri utensili di serraggio per lavorare i pezzi in acciaio legato e in acciaio.

Inoltre, il dispositivo di serraggio dovrebbe proteggere l’acciaio legato e ridurre l’apporto di calore nel pezzo. Forse avete già sperimentato voi stessi il fenomeno dei colori di rinvenimento: un apporto di colore troppo forte al materiale può infatti causare una alterazione del colore. Altrettanto inestetiche, al punto da rappresentare un rischio potenziale da non sottovalutare affatto, sono le deformazioni e la bruciatura di percentuali di cromo. Ne consegue infatti un aumento del pericolo di corrosione.

Levigare correttamente l’acciaio legato: mettere in forma lucidando

Dopo aver troncato l’acciaio legato, si provvede per lo più alla rettifica di asportazione per l’ulteriore sagomatura di un pezzo. Questi utili suggerimenti consentono di sfruttare le proprietà positive dell’acciaio legato, agevolando il lavoro manuale:

  • Durante la rettifica di asportazione, impostare su una grana piuttosto grossa che assicura un’evacuazione del truciolo migliore e mantiene la temperatura tendenzialmente bassa.
  • L’impiego di un materiale abrasivo con rivestimento abrasivo aggiuntivo rinfrescante può essere un’opzione da considerare a seconda del compito da assolvere.
  • È possibile impiegare materiali abrasivi privi di agenti di carica contenenti ferro, zolfo e cloro.
  • Come raffreddamento aggiuntivo si può utilizzare un supporto (ad es. in alluminio) per accelerare l’evacuazione del calore.
  • Lavorare quindi con una pressione di contatto tendenzialmente bassa e, nel migliore dei casi, compiere movimenti oscillatori.
  • Nella scelta della rettificatrice prestare attenzione a una potenza sufficiente.
  • Non limitarsi a proteggere solo il pezzo dalle scintille pericolose, ma indossare sempre i dispositivi di protezione individuale.

Se si rispettano tutte queste regole, non solo si verrà ricompensati con risultati di rettifica visivamente gradevoli, ma si otterrà anche il meglio dal proprio pezzo in acciaio legato. Una rettifica perfetta aumenta la resistenza alla corrosione in misura significativa.

Attenzione: gli utensili abrasivi già impiegati per la lavorazione di altri metalli non devono essere usati per l’acciaio legato. Solo così è possibile ottenere risultati ottimali nella fase di rettifica.

Saldatura e ripassatura

Durante la saldatura, l'acciaio legato esige almeno tanta attenzione quanta durante la rettifica. I seguenti tipi di saldatura si sono affermati come processi comuni di saldatura:

  • MIG
  • WIG
  • MMA Edelstahl (Manual Metal Arc – saldatura ad arco con elettrodi rivestiti)

Il processo per il quale si opta dipende dal risultato desiderato per il cordone di saldatura. Se si è alla ricerca di un processo piuttosto economico e la qualità ricopre un ruolo a dir poco secondario, il processo MMA è un’opzione da prendere in esame. Se si attribuisce un’importanza particolarmente elevata ai cordoni precisi e i componenti da saldare sono a parete piuttosto sottile, la saldatura WIG rappresenta un’alternativa. In ogni caso bisogna prestare attenzione alla funzionalità dei dispositivi di protezione individuale, includendo una maschera per saldature con ingresso aria, dal momento che la saldatura dell’acciaio legato comporta alcuni rischi a causa del rilascio dei vapori di cadmio e cromo.

Se la saldatura è andata a buon fine, nella fase successiva si provvede ad asportare il materiale in eccesso. In questo caso si può ricorrere per esempio a una smerigliatrice angolare classica. I nostri suggerimenti:

  • Prestare attenzione all’angolo corretto durante l’utilizzo della rettificatrice per evitare fenomeni negativi (come per es. la piallatura dei giunti oppure andare sottosquadra).
  • Il disco dovrebbe essere contrassegnato come non ferroso (privo di ferro) e adatto per l’inox.
  • Dal momento che una lucidatura successiva rappresenta una vera e propria sfida, nel migliore dei casi bisogna cominciare la rettifica con un disco dalla granulometria media, in modo tale da evitare graffi e una lucidatura successiva alquanto dispendiosa.

Lucidatura e satinatura dell’acciaio legato

Una volta completata la rettifica di asportazione, l’acciaio legato verrà sottoposto a una finitura finale tramite lucidatura oppure satinatura. La qualità di questa operazione di finitura si basa sul luogo e sullo scopo di impiego di un pezzo o componente. Se si desidera ottenere un livello di lucentezza, la lucidatura è lo strumento d’elezione; al contrario, se si auspica a ottenere una superficie piuttosto opaca oppure una finitura spazzolata, si dovrà optare per la satinatura.

Se lavorate per esempio l'acciaio legato per i costruttori di impianti specializzati nell’industria alimentare o farmaceutica, entrambi i processi volti ad eseguire una lucidatura o satinatura finali di gran pregio di superfici, raccordi oppure componenti rientrano nello standard. Esattamente per due motivi: da un lato, i settori sono così all’altezza delle rigide condizioni a livello normativo (parola chiave: Hygienic Design), dall’altro, la resistenza alla corrosione aumenta automaticamente. A tal riguardo vogliamo fornirvi alcune indicazioni utili:

  • Prestare attenzione alla preparazione eccellente dei componenti grazie a una rettifica corretta.
  • Eliminare i graffi più grossolani mediante l'operazione di lucidatura.
  • Prestare attenzione al numero di giri corretto per gli utensili di lucidatura impiegati.
  • Lucidare fino a ottenere una perfetta lucidatura a specchio e adattare nuovamente il materiale abrasivo per un’eventuale lucidatura a specchio finale.

Il materiale abrasivo e il detergente corretto: quando acqua e sapone non bastano da soli

L’utensile e i materiali abrasivi a cui si ricorre dipendono naturalmente non solo dal grado di sporcizia, ma anche dalle dimensioni della superficie da pulire. Meccanicamente è possibile eliminare la sporcizia adoperando per esempio pad di rettifica in nylon: combinati con acqua e sapone, sono utili per rimuovere le incrostazioni oppure lo sporco più ostinato.

Se i componenti sono montati in modo fisso, sono disponibili anche detergenti a base di sapone / acqua. I settori, nei quali si accumulano i residui contenenti grassi, traggono vantaggio dallo sgrassaggio agevole ed efficace delle superfici.

Un’ulteriore opzione sono le soluzioni contenenti l’1% di ammoniaca, che consentono di rimuovere rapidamente le impronte di dita e tracce di sporco di lieve entità. Diversi liquidi a base chimica possono essere impiegati, a livello preventivo, prima di effettuare una nuova operazione che potrebbe lasciare segni di imbrattamento.

È consigliabile rinunciare ai detergenti aggressivi dato che possono comportare la formazione di alcune scanalature.

Qualora i clienti sollecitino costantemente un oggetto in acciaio legato (ad es. nel caso delle impugnature presenti nelle grandi cucine), sono adatte le soluzioni di idrocarburi quali alcol denaturato, alcol isopropilico oppure acetone sono adatte per eliminare le eventuali macchie inestetiche presenti su questo materiale.

FAQ – Informazioni utili sulla lavorazione dell’acciaio legato

  • Non sono sicuro se il disco che ho scelto sia quello più adatto. Come riconosco se un disco è adatto o meno per la lavorazione dell’acciaio legato?

    Assicurarsi che il disco fibrato oppure il disco abrasivo lamellare possieda uno strato superiore rinfrescante per ottenere una rettifica a freddo. Inoltre, occorrerebbe prestare attenzione ai prodotti idonei per l’INOX (pittogramma), in quanto sono specifici per essere applicati con questo tipo di materiali.

  • Ci sono altri aspetti che devo considerare nella scelta di un disco per la lavorazione dell’acciaio legato (ad es. se è specifico per la troncatura)?

    I dischi per troncatura per l’acciaio legato sono contrassegnati con il simbolo FE/S/CL < 0,1%. Ciò indica chiaramente che il disco è privo di ferro, zolfo e cloro ed è idoneo per la lavorazione in questione.

  • Ho sentito dire che nel caso dell’acciaio legato si assiste a un maggiore sviluppo di calore. Che cosa viene raccomandato in questi casi?

    Per la sgrossatura utilizzare la grana abrasiva ceramica, che offre durate maggiori e un avanzamento del lavoro più rapido. Per la finitura successiva utilizzare per esempio i nastri per satinatura con Trizact oppure i materiali abrasivi con grana ceramica di forma precisa. In questo caso si potrà trarre vantaggio da durate maggiori e una migliore costanza superficiale relativamente al prodotto in acciaio legato.

  • Ho sentito dire che i materiali abrasivi possono causare la corrosione. È vero?

    Un chiaro e deciso no. Un materiale abrasivo in quanto tale non comporta mai segni di corrosione. Solo la superficie lavorata può rischiare di corrodersi.

  • Come si può rimuovere velocemente un cordone di saldatura Wick senza sviluppare alcun calore?

    I dischi fibrati con platorello di supporto piatto sono perfettamente adatti per tempi di abrasione più brevi, una rettifica a freddo e una finitura di elevata precisione. Una rettifica preliminare in presenza di un cordone sottile (ad es. con P80) non è di norma necessaria, dato che la capacità di asportazione con 120+ è assolutamente sufficiente.

  • Come ottengo una finitura di maggiore precisione sull’acciaio legato con la smerigliatrice angolare?

    Gli utensili in tessuto non tessuto Surface Conditioning, disponibili in diversi gradi di finezza, sono perfettamente adatti, in quanto riducono la rugosità a seconda del grado di finezza e lisciano la superficie.

Avete qualche domanda sulla lavorazione complessa dell’acciaio legato e sulle migliori possibilità di lavorazione?

I nostri esperti sono a vostra disposizione per una consulenza.

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