La moderna protezione dal rumore

La rumorosità e i rischi di un’officina

La protezione dal rumore è sicuramente un argomento per cui vale la pena di aprire bene le orecchie. Ogni metalmeccanico conosce i rumori di fondo prodotti dalle operazioni di troncatura e rettifica. Questo livello di rumorosità a cui viene esposto l’orecchio raggiunge spesso un valore di decibel che può danneggiare l’udito. Di conseguenza, i dipendenti possono sviluppare dei disturbi che nel peggiore dei casi potrebbero risultare permanenti.
Al fine di prevenire complicazioni simili, ogni capofficina è tenuto a condurre una valutazione dei rischi relativa all'esposizione dei rumori di ogni singola postazione di rettifica. Qualora il livello di rumorosità nell’officina superi i valori prescritti dalla direttiva 2003/10/CE, qualsiasi lavoro dovrà essere immediatamente interrotto. Dopodiché, sarà necessario identificare ed eliminare le cause dell’elevata rumorosità e attuare misure di protezione.

Di seguito presentiamo le più importanti disposizioni in materia di protezione dal rumore e delineiamo l’importanza della valutazione dei rischi. Inoltre, approfondiremo il principio STOP e ne indicheremo i vantaggi dell’applicazione!

Bastano poche misure per ridurre la rumorosità.

Se un capofficina parte dal presupposto che i processi di rettifica e troncatura eseguiti con smerigliatrici manuali o angolari siano sempre più rumorosi di quanto consentito dalla legge, significa che sta facendo già un buon lavoro. A detta degli esperti di protezione antinfortunistica, una smerigliatrice angolare elettrica raggiunge un livello di rumorosità compreso tra 85 e 95 db(A). Per voi e i vostri colleghi questo dato significa una sola cosa: mai lavorare senza cuffie! Affinché tutte le disposizioni legislative vengano rispettate, è consigliabile attenersi prima di tutto alle informazioni tecniche del costruttore dell'attrezzatura.

Nonostante sia impossibile verificare il rispetto totale dei valori limite di soglia ed esposizione, questi ultimi sono se non altro indicativi per l’officina. Il datore di lavoro può inoltre affidare al capofficina l’incarico di valutare le condizioni di lavoro ai sensi dell'art. 5 della legge sulla tutela del lavoro. Tale analisi permette di stabilire se e in quale misura i dipendenti di un’officina sono o potrebbero essere esposti al rumore durante la loro quotidianità lavorativa.

Poiché, come menzionato all’inizio della sezione, nell’ambito delle operazioni di fresatura questo tipo di esposizioni vengono date per scontate, sarà necessario valutare tutti i pericoli per la salute e la sicurezza dei dipendenti derivanti dal rumore. Anche qualora non sia possibile accertare con sicurezza il rispetto dei valori limite di soglia ed esposizione nelle officine metalmeccaniche, un capofficina competente è sempre tenuto a determinarli effettuando apposite misurazioni.

La valutazione dei rischi dell’esposizione al rumore comprende:

  • Tipo, entità e durata dell'esposizione al rumore
  • I valori di soglia e il valore di esposizione
    • Valori di soglia inferiore:
      Livello di esposizione giornaliera al rumore LEX,8 h = 80 dB (A)
      Pressione acustica di picco LpC, peak = 135 dB (C)
    • Valori di soglia superiore e valori di esposizione massima consentita:
      Livello di esposizione giornaliera al rumore LEX,8 h = 85 dB (A)
      Pressione acustica di picco LpC, peak = 137 dB (C)

  • La disponibilità di strumenti e attrezzature alternative che permettono di ridurre l'esposizione al rumore dei dipendenti (valutazione delle sostanze sostitutive).
  • I risultati delle visite preventive di medicina del lavoro e tutte le informazioni generali accessibili e pubblicate sull'argomento.
  • La portata temporale dell’esposizione sul lavoro nel corso di un turno di otto ore.
  • La disponibilità e l'efficacia dei dispositivi di protezione per l’udito.
  • Gli effetti su salute e sicurezza degli impiegati, in particolare di coloro che rientrano tra i gruppi a rischio.
  • I dati del produttore in merito alle emissioni di rumore.

Successivamente sarà necessario eseguire una valutazione dei pericoli nell’officina combinandola in seguito con un’analisi dei rischi derivanti dalle vibrazioni. Maggiori informazioni a riguardo sono disponibili alla pagina informativa riguardante la “Vibrazione mano/braccio”.

Eventuali interazioni vanno comunque prese in considerazione. È importante ricordarsi che i dipendenti esercitano attività che richiedono elevata concentrazione e attenzione, motivo per cui è consigliabile domandare regolarmente in che misura il rumore disturba la loro concentrazione e influisce pertanto sulla sicurezza.

Tutti i risultati della valutazione dei rischi devono essere documentati. Qualora alle condizioni di lavoro dell’officina vengano apportate delle modifiche sarà necessario ripetere la valutazione. In questo modo, è possibile contribuire in maniera significativa alla protezione sul lavoro, alla salute e al benessere dei dipendenti.

Di seguito sono elencati i rischi più frequenti delle officine:

  • Procedure di lavoro ad alta rumorosità come la troncatura
  • Strumenti di lavoro ad alta rumorosità come la smerigliatrice angolare
  • Esposizioni al rumore di postazioni di lavoro attigue come trapani a colonna o frese
  • Aumento del livello di pressione acustica dovuto alla riflessione del suono
  • Rumore ambientale in cantieri industriali con numerose attività eseguite in contemporanea

Il principio STOP

Il cosiddetto principio STOP definisce la sequenza delle misure di protezione a cui è soggetta ogni attività, ai fini della determinazione e applicazione di tali misure.

STOP significa per esteso:

S - Sostituzione

T - misure di protezione Tecniche

O - misure di protezione Organizzative

P - misure di protezione Personali

Per un capofficina competente questo principio significa che tutte le misure devono essere eseguite come specificato qui di seguito:

  • Strutturare le procedure lavorative in modo che non sussistano eventuali rischi. Verificare il funzionamento degli apparecchi utilizzati e le potenziali fonti di rischio (ad esempio, dischi non integri).
  • Eliminare o cercare di ridurre i pericoli oppure utilizzare dei dispositivi di protezione (ad es. coperture di protezione sulla smerigliatrice angolare, protezioni antirumore).
  • Valutare il carico di lavoro dei colleghi durante le operazioni di troncatura e rettifica. È possibile diminuire il carico o strutturare il lavoro in modo più efficiente? È possibile modificare il processo in modo da ridurre l'esposizione? È possibile ridurre il carico di lavoro utilizzando una tecnica diversa?
  • Controllare che i dispositivi di protezione individuali dei dipendenti siano completi e funzionanti. Verificare che gli occhiali non siano rigati. Verificare l'efficacia della maschera per naso e bocca. Verificare lo stato di integrità dei guanti. Verificare che le cuffie siano efficaci e della misura adeguata.

L'utilizzo del principio STOP contribuisce a ridurre i rischi sul luogo di lavoro e fornisce un valido contributo per la sicurezza degli operatori e per la tutela della salute e del benessere personale.

Importante: nozioni di base del principio STOP

  • Sostituzione

    Definisce la misura di protezione più efficace. Descrive la sostituzione di una sostanza pericolosa o di un processo con una sostanza o un processo diversi che nel complesso presentano però un pericolo ridotto. Le possibilità di sostituzione vengono esaminate nell'ambito della valutazione dei rischi.

  • Misure di protezione tecniche

    Vengono adottate successivamente alla sostituzione, nel caso in cui quest'ultima non riduca i rischi in modo sufficiente. Queste misure consentono, ad esempio, di separare diverse postazioni di lavoro nelle quali si svolgono lavori di rettifica e di installare impianti di aspirazione mobili o fissi per i processi di rettifica. Tra le misure di protezione tecniche rientrano anche gli impianti di ventilazione e condizionamento dell'aria specifici per le officine in cui si eseguono diversi lavori di rettifica.

    In questo contesto, la sostanza pericolosa utilizzata durante il processo di aspirazione risulta decisiva. Le operazioni di troncatura, rettifica e lucidatura dei metalli presentano rischi diversi rispetto, ad esempio, alla manipolazione di sostanze tossiche volatili. Il potenziale di pericolo costituito dal materiale da lavorare contribuisce pertanto a stabilire se debbano essere utilizzati sistemi di aspirazione "chiusi, semichiusi o aperti" in diverse versioni specifiche.

  • Misure di protezione organizzative

    Intervengono come misure di protezione successive, se quelle precedentemente descritte non sono risultate efficaci o lo sono solamente in parte. Sono finalizzate a rendere comunque sufficienti in modo durevole le misure di protezione. Vi rientrano ad esempio piani di manutenzione e ispezioni di sicurezza, ma anche i piani per la diminuzione dell'esposizione o la riduzione al minimo delle sollecitazioni alternate.

  • Misure di protezione personali

    Prevedono che si indossi una mascherina sia in caso di attività brevi con esposizione elevata o di interventi occasionali con esposizione sporadica. È indispensabile indossare anche i dispositivi di protezione individuale.

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